lunedì 4 febbraio 2013

THE IRON LADY - Phyllida Lloyd

Trattandosi di un personaggio politico, è inevitabile da parte degli autori di un film su Margaret Thatcher porsi il problema di come raccontarne la storia. Cantarne le lodi significherebbe ignorare le proteste, spesso giustificate, di chi non ne ha condiviso i metodi o ne ha subito, anche drammaticamente, gli effetti. D'altro canto affrontarla con piglio eccessivamente critico
comporterebbe il rischio di non analizzare con la giusta obiettività l'operato di un leader che, nel bene o nel male, ha guidato il proprio paese in un periodo tormentato, ottenendo riconoscimenti a livello nazionale e internazionale.
La scelta di Phyllida Lloyd è stata forse la più saggia: incentrare la narrazione sulla donna nella sua dimensione più intima, portando gli eventi storici con i quali si è inevitabilmente confrontata, sul piano del ricordo e delle sensazioni. La figura della Lady di Ferro, Iron Lady appunto, emerge solo nella memoria. La protagonista qui è la signora Margaret Thatcher, una madre di famiglia molto anziana, non più molto presente ma non per questo meno arguta, il suo passato la circonda come un'aura che non incute più il timore reverenziale dei tempi d'oro, piuttosto un affettuoso rispetto, in chi la accudisce o la frequenta.
Assistiamo quindi al punto di vista più personale sul modo in cui Iron Lady ha vissuto gli anni della sua carriera, da donna che si fa largo in un mondo di uomini supponenti a leader di un paese disorientato, la cui classe dirigente non sembra riuscire a trovare una soluzione per i problemi che attanagliano il Regno Unito, nel periodo storico forse più buio dal dopoguerra. Politici affermati, paralizzati dai loro stessi giochi di potere, finiscono con l'affidarsi a una "madre" che, in quanto tale, sacrifica se stessa sull'altare dell'impopolarità, prendendo decisioni rischiose, drastiche, a volte giuste, a volte no ma pur sempre con una coerenza che le ha fatto guadagnare rispetto e fiducia. E un'intransigenza che le costerà la poltrona di Primo Ministro.
Di certo quello della Thatcher è un personaggio controverso, da trattare con cautela, Phyllida Lloyd lo fa con la dovuta delicatezza e decisione, affidandosi tra l'altro a un'attrice che definire strepitosa è riduttivo e che di certo ha guadagnato con pieno merito l'oscar come miglior attrice protagonista.
                              
Anno di pubblicazione: 2011
Interpreti:
  1. Meryl Streep
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