sabato 21 giugno 2008

BALLA COI LUPI - Kevin Kostner

Non basta il giudizio della critica per consacrare un capolavoro. E` il pubblico che lo decreta. Se è vero infatti che un'opera deve essere riuscita sotto l'aspetto tecnico, deve però essere anche in grado di raggiungere lo spettatore al di là dei suoi sensi, deve sfiorarne i sentimenti e la coscienza.
Kevin Kostner c'è riuscito, facendolo
tra l'altro con una certa ruvidezza. Non è mai facile fare autocritica, specialmente per chi appartiene a un popolo orgoglioso come quello americano. Chi ci riesce però dà prova di grande maturità e in questo, Kostner non delude. Un aspetto che si riflette anche sul suo lavoro, considerando che si tratta di un'opera prima dietro la cinepresa.
Tutta l'epica del Far West viene fuori a trombe spiegate: spazi immensi, il senso di libertà che quasi ti toglie il fiato, la lotta per la sopravvivenza, la conquista.
Ma soprattutto, ciò che emerge con dolorosa asprezza è la grande ingiustizia subita dal popolo dei Nativi. Come dicevamo è un tema difficile, che forse era stato già trattato in altre occasioni in altri film western del passato ma che forse non era stato mai portato all'attenzione di un pubblico così vasto. Questa è la principale forza di questo Balla coi lupi, cioè di essere riuscito a far vibrare le corde di così tanta gente. Ed è normale, dal momento che non si parla solo degli Indiani d'America ma di tutti coloro che, nella Storia, sono stati calpestati nel nome del progresso, del benessere, del profitto.
Il metodo utilizzato da Kevin Kostner per ottenere questo risultato è semplice quanto efficace: mettersi letteralmente nei panni dell'oppresso, dopo aver vissuto una vita in quelli dell'oppressore. Si tratta di modificare il proprio punto di vista, che non comporta necessariamente il proprio annientamento. Uscire dal proprio bozzolo richiede una grande dose di coraggio ma permette di osservare noi stessi dal di fuori, offrendoci un punto di vista eccezionale, quello di chi ci osserva. E' solo così che abbiamo la possibilità di valutare veramente i nostri pregi e difetti, un po' come se ci mettessimo davanti a uno specchio. Dopodiché nostra è la scelta di rifiutare noi stessi o accettarci così come siamo, prendendo atto dei nostri errori ma anche delle nostre virtù.
Balla coi lupi è il tentativo di Kevin Kostner di offrire un punto di vista diverso dal nostro, un'impresa non facile ma in questo caso perfettamente riuscita.
                              

Anno di pubblicazione: 1990
Interpreti:

  1. Kevin Kostner
  2. Mary McDonnell
  3. Graham Greene
  4. Rodney Grant

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Ulteriori informazioni sul compositore John Barry

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